Anno VI - Settembre 2008 - Numero 12
EDITORIALE
Parola&parole…& web
di Italo Molinaro
Parola&parole…& web: forse oggi bisognerebbe chiamare così la rivista dell’absi, e quindi imprimere alla nostra associazione biblica una decisa svolta “virtuale”. Vedo però già i nasi arricciati di molti nostri lettori e infatti io stesso sono ancora titubante nell’uso di internet. Sono infatti nato in un’altra epoca e la mia formazione è avvenuta senza l’ausilio delle nuove tecnologie. Oggi però è diverso e le nuove generazioni apprendono in un modo sempre più lontano dal mio. Da un approccio sistematico, cioè graduale, paziente, globale, e sempre più approfondito, oggi stiamo passando all’esperimento, all’assaggio, allo zapping cognitivo. Insomma, un tempo per imparare a usare il pc ti leggevi il manuale; oggi invece ti butti direttamente nel programma e semmai in seguito cerchi le istruzioni.
Non do valutazioni sulla bontà o meno di questa situazione; semplicemente constato e mi chiedo: che cosa può significare tutto questo per la diffusione della cultura biblica? Distinguiamo anzitutto due dimensioni: quella accademica e quella “amatoriale”.
In ambito accademico è necessario rendersi conto di che cosa sta accadendo in altre discipline: totale accesso online alle banche dati, alle biblioteche, alle riviste scientifiche, progetti di ricerca e di studio a distanza (
e-learning), addirittura pubblicazioni che esistono solo online, con l’abbandono quindi della carta stampata, possibilità di raccogliere in un unico “palmare” migliaia di libri, dizionari, testi, un insegnamento intercontinentale, che abbatte le barriere della distanza geografica e temporale… Com’è la situazione per la teologia in generale e per le scienze bibliche in particolare? Sarebbe interessante capire quali iniziative si stanno attivando, quali resistenze e diffidenze ancora persistono, quali piste, a cominciare da quelle in lingua italiana, si rivelano promettenti e quali invece sono solo fisime informatiche. Indubbiamente vi sono piste avviate da tempo di notevole interesse. Se solo si va – ed è un esempio – a consultare, nel sito dell’Associazione Biblica Italiana, la voce “Bibbia e informatica”, si apre davvero un mondo comunicativo importante, ancorché ampiamente migliorabile. Infatti anche alcune parti significative di questo strumento presentano la dicitura “in allestimento”, a segnalare che la condizione è ampiamente quella de “lavori in corso”…
Comunque la mia impressione, tuttavia, è che in ambito biblico il potenziale di queste nuove modalità scientifiche non sia ancora stato compreso, e che quindi l’online resti ancora troppo spesso una specie di vetrina immobile. Si fa in fretta a creare un sito-bacheca. Non c’è ancora abbastanza la cultura della rete. Qualcuno ha notizie più precise? Chi ne avesse, è pregato di farcele conoscere, mettendosi in contatto con la nostra associazione.
L’altra dimensione, a noi più vicina, è quella amatoriale, cioè la galassia delle persone che, a vario titolo, si interessano alle Scritture non da “professionisti”. Che cosa c’è per loro in internet, almeno in italiano? Tanti siti, ma non di rado – mi sembra – non al passo con le vere potenzialità di questo mezzo. Troppo spesso la grafica è poco accattivante, le pagine non sono aggiornate, per lo più si trovano prevalentemente calendari di eventi, sessioni, corsi, abbondanza di testi biblici online ma relativamente pochi commenti ragionati, che non siano solo un copia-incolla a partire dalla carta stampata. Il tutto è spesso molto serioso, per nulla interattivo, e quindi poco attraente, ad esempio, per i giovani, abituati, come detto, non a leggere paginate di introduzioni, ma a una mentalità da zapping. Certo: anche in Ticino esistono casi interessanti. La normalità, però, mi pare molto diversa. Sono poche, ho l’impressione, le persone che sappiano pensare un e-learning biblico innovativo e concreto, per il quale naturalmente occorrono una nuova mentalità e mezzi finanziari adeguati, che, spesso, anzitutto nel mondo cattolico, si fatica, per varie ragioni, a mettere a disposizione. E siccome siamo in un campo in costante evoluzione, occorrono persone formate, esperte di queste tecnologie, in dialogo con gli esperti della Scrittura, visto che le due competenze, per tanti motivi, sovente non coincidono.
Anche la nostra associazione biblica, per quanto di recente fondazione, da anni ha messo allo studio la possibilità di creare un sito proprio, che risponda alle caratteristiche costruttive che ho indicato. Purtroppo non si è ancora giunti ad una concretizzazione probabilmente anche perché noi stessi non percepiamo il grande rilievo che questa opportunità di comunicazione culturale può avere oggi e siamo preoccupati di non avere le energie umane ed economiche sufficienti per far fronte non soltanto alla costruzione del mezzo, ma anche alle esigenze di interazione col “mondo dei navigatori internet” che ne possono auspicabilmente conseguire.
Non mi faccio illusioni. Per secoli attorno alla Parola sono ruotate parole complesse: ruminare, contemplare, interiorizzare… Io stesso fatico a immaginare come coniugare queste attitudini indispensabili per l’approccio alla Scrittura, con le moderne tecnologie dell’apprendimento. Tuttavia è necessario interrogarsi su questa sfida, anche nell’ambito di un’associazione come l’ABSI. I vescovi cattolici svizzeri hanno pubblicato la scorsa primavera una dichiarazione sulla nuova politica dei mass media, in cui internet diventa la piattaforma centrale del sistema.
O il mondo della Scrittura accetta la sfida, tentando di coniugare profondità di analisi e rapidità di comunicazione, o ci chiuderemo in un olimpo sempre più specialistico, parruccone, inaccessibile e autoreferenziale, che può funzionare secondo modalità scientifiche ineccepibili, ma diviene sempre più incapace di dialogare con sistemi di ragionamento e apprendimento in rapido, inesorabile cambiamento. Buon lavoro a tutti noi!
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Parola&parole…& web
di Italo Molinaro
Parola&parole…& web: forse oggi bisognerebbe chiamare così la rivista dell’absi, e quindi imprimere alla nostra associazione biblica una decisa svolta “virtuale”. Vedo però già i nasi arricciati di molti nostri lettori e infatti io stesso sono ancora titubante nell’uso di internet. Sono infatti nato in un’altra epoca e la mia formazione è avvenuta senza l’ausilio delle nuove tecnologie. Oggi però è diverso e le nuove generazioni ... >>>