MORTO PADRE CALLISTO CALDELARI

MORTO PADRE CALLISTO CALDELARI

 

Callisto Caldelari

Ieri, 15 agosto 2014, è morto uno dei preti più evangelici ed esistenzialmente poliedrici che il Canton Ticino, la Svizzera e l’Italia abbiano conosciuto da vari decenni a questa parte.

Originario di Lugano, fra Callisto nacque il 14 maggio 1934 da Alfonso Caldelari e Leni Ponzio. Venne battezzato il mese di maggio 1934 con il nome di Enrico. Dal 1945 al 1950 fu allievo al Seminario serafico di Faido. Il 13 luglio 1950 ricevette l’abito cappuccino e trascorse l’anno di noviziato a Bigorio, al termine del quale emise la professione temporanea il 16 luglio 1951. Seguirono gli anni di studio della filosofia e della teologia a Lugano, durante il quali, il 16 maggio 1955, emise la professione perpetua. Il 15 maggio 1958 venne ordinato presbitero. Per tre anni proseguì i suoi studi di archivistica e musica a Milano e poi di biblioteconomia a Roma. Rientrato in Ticino il 1961 fu dapprima archivista e bibliotecario regionale. Nel 1964 fu eletto commissario provinciale e ricoprì questa carica per due trienni fino al 1970. Dal 1970 al 1976 fu segretario di Comunità familiare. Dal 1979 al 1982 assunse il guardianato alla Madonna del Sasso, durante un’importante campagna di lavori di restauro. Nel 1982 giunse a Bellinzona dove è rimasto fino alla fine dei suoi giorni terreni, con il compito di parroco della comunità del Sacro Cuore e per diversi trienni di guardiano o responsabile della locale fraternità cappuccina. Per diversi trienni fra Callisto ha anche svolto compiti di corresponsabilità nel governo regionale. Frate di grandi capacità umane e intellettuali sarebbe difficile elencare con precisione tutte le attività e 

compiti da lui assunti e svolti nella sua vita cappuccina.

Il Canton Ticino e la Diocesi di Lugano sono stati due terreni d’azione civile ed ecclesiale in cui egli ha dato contributi molteplici, senza risparmio e senza ideologismi fini a se stessi. Come ogni essere umano aveva i suoi limiti, ma le sue qualità culturali e spirituali erano così notevoli da mettere in secondo piano molti dei momenti in cui il suo amore per il Dio di Gesù Cristo e il suo Vangelo appariva meno intenso ed evidente. Callisto è stato un grande bibliofilo, un sapiente cultore e divulgatore della Bibbia, ma soprattutto un educatore alla libertà di coscienza, all’amore del Vangelo e per il Vangelo di Gesù e per ogni cosa bella e buona dell’umanità di tutti. Il suo entusiasmo e la sua passione per la cultura di tutti erano travolgenti.

Le sue tante pubblicazioni di divulgazione biblica sono disponibili, in Italia, prevalentemente nel catalogo della EMP di Padova. La sua ultima, ponderosa opera – “Chi cercate? Maestro, dove abiti?”, centrato sulla figura di Gesù di Nazareth presentata a chi è in ricerca, sia egli credente o non credente (disponibile presso la parrocchia del Sacro Cuore di Bellinzona), è una verae propria sintesi culminante della sua azione bibliografica in campo biblico. Infatti non è un saggio scientifico, ma è un libro di alta divulgazione, realizzato a partire da molti testi di grande rilievo anche accademico. Chi desidera confrontarsi seriamente con la figura del Nazareno crocifisso e risorto e con i testi canonici e apocrifi che ne parlano, può trovare in questo testo, per tanti versi sintesi di una vita da formatore storico-religioso e da innamorato di Gesù Cristo, un grande aiuto e un notevole stimolo.

Le tante persone che padre Callisto ha variamente aiutato nella sua vita non potranno che essergli perennemente riconoscenti. L’Associazione Biblica della Svizzera Italiana si unisce al profondo cordoglio di tutti coloro che gli sono stati sinceramente amici in tanti anni.