Paolo de Benedetti
Un tristissimo evento ha colto l’11 dicembre 2016 il mondo degli studi biblici e giudaistici anzitutto in lingua italiana e tante, tantissime persone di varia ispirazione culturale e religiosa, nel nostro Paese e altrove: è spirato Paolo De Benedetti.
Nato ad Asti nel 1927, egli è una delle figure più significative negli ultimi cinquant’anni, anzitutto in Italia, per quanto concerne la conoscenza della cultura giudaica biblica e rabbinica, dal mondo accademico (la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Italo Mancini” dell’Università degli Studi di Urbino e il Corso Superiore di Scienze Religiose di Trento), a quello della divulgazione culturale ad ampio spettro di cuore e di mente.
Paolo De Benedetti,di origini ebraiche e di ispirazione cristiana, è stato un uomo “di confine” tra giudaismo e cristianesimo, dalla generosità intellettuale senza limiti e dall’ironia semplice e raffinatissima.
Lascia un’eredità preziosa: una notevolissima passione umanistica e una sensibilità religiosa e culturale libera e liberante, che migliaia di persone possono testimoniare.
Difficilmente calcolabile è il numero di incontri, convegni, seminari, trasmissioni radiofoniche (si pensi anzitutto a “Uomini e Profeti” su RADIOTRE) di cui Paolo De Benedetti è stato protagonista, in alcuni decenni di attività. Si è mosso senza risparmio da un capo all’altro dell’Italia e non di rado anche oltre confine, come, per es., vari membri dell’Associazione Biblica della Svizzera italiana ricordano con gratitudine (anche in questo assai simile a due suoi grandi colleghi e cari amici di molti di noi, Giuseppe Barbaglio e Rinaldo Fabris).
Grande importanza ha avuto nella sua vita la fondazione e animazione del Cepros di Asti, istituzione socio-culturale a cui molti guardano con ammirazione e non soltanto dalla città di Asti o dal Piemonte.
Gli scritti di De Benedetti, spessissimo racchiusi in volumetti dalla mole inversamente proporzionale al loro grande valore formativo ed esistenziale, hanno avuto una diffusione molto ampia, ancorché forse ancora inferiore a quanto avrebbero meritato. Per avere un’idea effettiva della produzione bibliografica del nostro caro amico, può essere di grande utilità il suo ultimo volume, curato da Agnese Cini Tassinario, co-fondatrice di BIBLIA, Associazione laica di cultura biblica, di cui lo stesso De Benedetti è stato figura di riferimento scientifico e culturale per molti anni. Si tratta del saggio Fare libri. Panorama completo delle opere di PDB, Morcelliana, Brescia 2016.
Per l’Associazione Biblica della Svizzera Italiana, la cui attività egli aveva sempre seguito con evidente affetto, il Prof. De Benedetti scrisse due contributi, che ripubblichiamo nelle prossime pagine per testimoniare, in questa modesta forma, la nostra vivissima riconoscenza nei suoi confronti.
Alla carissima sorella Maria, che ha condiviso generosamente col fratello tanti anni di “battaglie”, viaggi ed imprese culturali, e a tutti i loro cari l’abbraccio più cordiale ed intenso del sottoscritto e dei quattrocento membri dell’Associazione Biblica della Svizzera Italiana…
Caro Paolo, grazie di tutto!
Ernesto Borghi
> fascicolo “Se così si può dire” (pdf)